Fertirrigazione: l’importanza dei rapporti ionici nella formula nutritiva

La fertirrigazione è senza dubbio una tecnica che aiuta il coltivatore a massimizzare le rese, a migliorare la qualità, a ridurre gli sprechi di acqua e concimi, ecc. In sintesi a raggiungere un maggior profitto, soprattutto per le colture orto-frutti-floro-vivaistiche, sia in serra che in pieno campo, sia su terreno che in fuori suolo

Acqua in fertirrigazione: una “mini soluzione” nutritiva

>Quella che noi chiamiamo «acqua», anzi spesso sentiamo parlare addirittura di «acqua pura», in realtà è una soluzione di sali, o meglio di ioni, cioè atomi carichi elettricamente, che talvolta sono anche degli elementi nutritivi per le piante, ad esempio calcio (Ca++), magnesio (Mg++) e solfati (SO4=), ecc.

Azoto e fosforo localizzati alla semina: tanti vantaggi per il mais

Abbinare la semina del mais alla concimazione localizzata con azoto e fosforo è una strategia efficace sia sotto il punto di vista produttivo, sia qualitativo. A confermarlo sono una complessa serie di prove e di analisi pluriennali condotte dal Deiafa dell’Università di Torino sia su scala di campo aziendale sia di parcella. Smart Nutrition, lavoro condotto in collaborazione con Informatore Agrario.

Urea con inibitori: scelta migliore per il frumento

Non è più possibile pensare di coltivare ogni anno i propri appezzamenti di frumento con lo stesso piano di concimazione e programmare gli interventi di difesa come l’anno precedente, perché le annate sono caratterizzate da una sempre maggiore variabilità climatica, si hanno peculiarità varietali da rispettare e la destinazione della granella prodotta può essere diversa. Smart Nutrition, progetto in collaborazione con Informatore Agrario.

Azoto stabilizzato su grano duro: i vantaggi su resa e qualità

I concimi di ultima generazione presentano una forma azotata detta «stabilizzata» in quanto nel granulo minerale è presente un composto che inibisce o l’idrolisi dell’urea nel terreno [inibitori dell’ureasi, quali l’Nbpt o N (n-butil) tiofosforico triamide] o la nitrificazione a carico dell’ammonio (Diciandiammide – Dcd, da sola o associata con triazolo o triazolo + metilpirazolo, e il 3,4 Dimetilpirazolfosfato – 3,4 Dmpp), con l’obiettivo di fornire alla coltura l’azoto nel momento di maggiore fabbisogno e di limitare il più possibile dispersioni nell’ambiente di questo elemento.

Nutrizione ammoniacale: ruolo fondamentale per l’actinidia

Per produrre kiwi di elevata qualità organolettica e con le giuste caratteristiche di conservabilità l’impiego della fertirrigazione e di strumenti innovativi di monitoraggio della fertilità del suolo (azoto minerale disponibile misurato in tempi rapidi con lisimetri o sonde a suzione) e dello stato nutritivo della pianta (analisi fogliari eseguite già nella fase di allegagione) sono strumenti fondamentali e in grado di massimizzare l’efficienza della concimazione. Smart Nutrition, lavoro in collaborazione con Informatore Agrario.

Solubilità e compatibilità: concetti basilari per gli NPK in fertirrigazione

La fertirrigazione è una tecnica produttiva sempre più utilizzata nonostante sia tutt’altro che semplice: unisce infatti due operazioni complesse come la fertilizzazione e la microirrigazione. Per ottenere i migliori risultati in campo o in serra, l’industria dei fertilizzanti crea e mette a disposizione degli operatori agricoli prodotti tecnici specifici di elevata purezza e solubilità legati alla necessità di soddisfare le esigenze nutritive di colture sempre più specializzate, come ad esempio le colture in fuori suolo e idroponiche. Smart Nutrition, lavoro in collaborazione con Informatore Agrario.

Concimazione autunnale della vite, cosa sapere

Tra i fattori produttivi che il viticoltore deve combinare in modo ottimale, quello che dà i risultati più pronti è la concimazione, soprattutto in terreni magri, con vigneti giovani e con importanti obiettivi produttivi.
Nel periodo di formazione della vite, l’apporto di azoto ha la funzione di stimolare lo sviluppo sia della chioma sia dell’apparato radicale, mentre nel periodo adulto, quando la vite è in piena fruttificazione, l’azoto permette di mantenere un ottimale potenziale vegeto-produttivo, da cui dipendono la continuità della fruttificazione e la longevità economica del vigneto. Smart Nutrition, progetto in collaborazione con Informatore Agrario.

Nutrire la vite con il clima che cambia

Quali sono attualmente i temi sui quali si sviluppa il problema della nutrizione della vite?
In primis il rinnovato ruolo dell’azoto, nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico (invecchiamento precoce delle piante, stimolo alla differenziazione fiorale, incremento del volume fogliare ) e per migliorare le
caratteristiche qualitative (tenore di aminoacidi e tioli) e il problema del potassio per gli effetti non sempre positivi sul pH e l’acidità titolabile del mosto. Smart Nutrtion, progetto in collaborazione con Informatore Agrario.